LOMBALGIA IN ETÀ AVANZATA E MINDFULNESS: UNO STUDIO PUBBLICATO SU JAMA

JAMA, una delle piA? autorevoli riviste medico-scientifiche ha pubblicato uno studio che verifica l’efficacia di un programma basato sulla mindfulness nelle persone anziane sofferenti di lombalgia cronica. Un aspetto interessante A? la motivazione dello studio: negli anziani A? spesso controindicato l’uso di farmaci antinfiammatori e, anche quando una controindicazione assoluta non sussiste, il loro uso, soprattutto se prolungato, A? vivamente sconsigliato. Altri farmaci antidolorifici sono sovente insufficienti o gravati da altri effetti collaterali. Ma pur non essendo una patologia che incide sulla durata della vita A? tuttavia significativa in quanto ne peggiora la qualitA� e, inducendo sedentarietA�, contribuisce allo sviluppo o al peggioramento di altre condizioni patologiche come il diabete, l’osteoporosi, la depressione, l’ipertensione arteriosa e le malattie vascolari. Ecco quindi l’importanza di identificare approcci al problema lombalgia non farmacologici. La pratica della Mindfulness ha mostrato, in questo studio, una certa efficacia al termine del training di otto settimane ma il beneficio non si A? mantenuto nel follow-up a sei mesi; gli Autori ritengono che sia necessario dare continuitA� alla pratica post training eA�studiarne gli effetti. Un altro aspetto che mi sembra degno di notaA�A? quelloA�della partecipazione alla cura di sA�, cioA? dell’essere stimolati a prendersi carico della propria condizione; questo in un mondo che, invece, ci spinge a fare esclusivamente ricorso agli esperti, a delegare ad altri. Se questo A? valido in tutti gli ambiti patologici, lo A? ancor di piA? in una situazione di moderata gravitA�,A�seppur significativa, in cui trovare in sA� le risorse per migliorare la propria vita puA? essere estremamente gratificante aprendo la via a una riscoperta delle proprie potenzialitA�.   A MInd-Body Program for...

L’utilitò della Mindfulness nella cura della depressione maggiore.

Uno studio italiano coordinato dal dott. Chiesa all’Università di Bologna aggiunge qualche nuova conoscenza sull’efficacia della terapia basata sulla Mindfulness nella cura di una patologia grave e soggetta a ricadute. Da anni nel mondo anglosassone il protocollo MBCT (Mindfulness Based Cognitive Therapy) è oggetto di studio ed è applicato negli episodi di ricaduta di depressione maggiore e, più recentemente, anche nell’episodio di esordio di questa invalidante malattia. Lo studio bolognese confronta l’efficacia di un protocollo MBCT con un simile protocollo psico educativo nel quale non erano inserite le pratiche di Mindfulness, dimostrando quindi l’efficacia specifica di un incremento della consapevolezza non giudicante (Mindfulness) nel miglioramento dei sintomi della depressione. Qui di seguito un commento del dott. Chiesa e il link per l’abstract dell’articolo. http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=27742 Mindfulness-based cognitive therapy vs. psycho education in patients with major depression who did not achieve remission following antidepressant treatment. Psychiatry Res. 2015 Apr 30;226(2-3):474-83. doi: 10.1016/j.psychres.2015.02.003. Epub 2015 Feb 18 – Chiesa A., Castagner V., Andrisano C., Serretti A., Mandelli L. , Porcelli S., Gommi...

Mindfulness e psoriasi.

Uno studio non recentissimo ma piuttosto suggestivo che valuta l’effetto di un intervento di riduzione dello stress basato sulla mindfulness su un gruppo di persone affette da psoriasi. Partendo dalla constatazione che un episodio di stress psicologico puA? essere correlato con l’insorgenza o il peggioramento della malattia e che gli interventi di riduzione dello stress basati sulla mindfulness si erano precedentemente dimostrati efficaci in altre situazioni patologiche, gli Autori hanno studiato un gruppo di 37 persone affette da psoriasi a localizzazione cutanea di grado moderato/severo che avevano avuto indicazione dagli specialisti dermatologi, a sottoporsi a fototerapia (UVA) o fotochemioterapia (PUVA). I Pazienti sono stati divisi in due gruppi in modo casuale ed assegnati l’uno al solo trattamento fototerapico, l’altro allo stesso trattamento durante il quale, perA?, venivano fornite istruzioni registrate di meditazione di consapevolezza del respiro, delle sensazioni del corpo, dei rumori, dei pensieri e delle emozioni (consapevolezza non giudicante dell’esperienza, momento per momento). La condizione delle lesioni cutanee A? stata valutata in successivi step, da dermatologi che non erano al corrente dell’appartenenza dei pazienti ad uno o all’altro gruppo, sia direttamente che tramite fotografie e da infermieri che conoscevano l’appartenenza dei pazienti a uno o all’altro gruppo. Al termine del trattamento, durato in media 3 mesi, i risultati hanno suggerito che l’aggiunta delle istruzioni di meditazione mindfulness ai trattamenti foto e fotochemioterapici erano in grado di accelerare il processo di “clearing” della pelle delle persone trattate. Influence of a Mindfulness Meditation-Based Stress Reduction Intervention on Rates Skin Clearing in Patients With Moderate to Severe Psoriasis Undergoing Phototherapy (UVB) and Photochemotherapy (PUVA). J. Kabat-Zinn et al.,A� Psychosomaic Medicine 60:625-632...

Uno studio italiano sulla mindfulness nelle malattie interstiziali polmonari.

La rivista BMJ Open Respiratory Research ha recentemente pubblicato uno studio italiano che mi sembra illuminante per quel che riguarda l’utilitA� della pratica della mindfulness per le persone affette da una patologia cronica gravemente invalidante. Gli Autori si sono occupati di un gruppo di pazienti reclutati presso il Centro di Malattie Respiratorie Rare dell’Ospedale Universitario di Modena, affetti da malattia interstiziale polmonare; si tratta di una patologia evolutiva caratterizzata da una progressiva trasfomazione fibrotica su base infiammatoria dello spazio interstiziale dei polmoni, che comporta difficoltA� respiratoria, spossatezza e tosse ed evolve fino alla morte per insufficienza respiratoria. Le conseguenze sulla qualitA� della vita sono facilmente immaginabili, considerando anche che non esiste una terapia efficace e che la difficoltA� respiratoria A? di per sA? una condizione particolarmente angosciosa. Lo studio A? durato un anno, durante il quale i pazienti hanno seguito un corso MBSR (Mindfulness Based Stress Reduction) di otto settimane durante il quale hanno appreso da un istruttore qualificato i fondamenti della pratica; al termine di questa fase sono stati invitati a proseguire la pratica individualmente al proprio domicilio, con il supporto di un incontro di gruppo trimestrale. Lo scopo dello studio era quello di studiare gli effetti della pratica di mindulness sulla qualitA� della vita, lo stato emotivo e la funzione respiratoria dei partecipanti, attraverso differenti appropriati questionari e prove atte a valutare la funzione respiratoria. Nonostante i limiti dello studio evidenziati dagli Autori stessi, i risultati hanno evidenziato una significativa riduzione dello stress e un altrettanto significativo miglioramento dello stato emotivo iniziati proprio in corrispondenza col termine del periodo di training (otto settimane) e accentuatisi nel post...

Utilità di un programma MBSR nelle donne in cura per un tumore della mammella.

Una metanalisi pubblicata su Breast Cancer, la rivista della Japanese Breast Cancer Society, che ha preso in considerazione nove articoli (964 partecipanti) valuta l’efficacia di un intervento basato sulla Mindfulness (MBSR) nel ridurre il disagio psicologico delle donne trattate per un carcinoma mammario. Stress, ansia, depressione e una globale riduzione della qualità della vita sono considerati la più frequente comorbidità dopo un trattamento del tumore che ha consentito una remissione; dunque si ritiene importante affrontarli in modo efficace. La conclusione di questo studio è che il programma MBSR potrebbe essere raccomandato come parte della riabilitazione per l’efficacia dimostrata nel migliorare la qualità della vita e il disagio psicologico. A meta-analysis of the benefits of Mindfulness-Based Stress Reduction (MBSR) on psychological function among breast cancer (BC9 survivors. Huang HP, He M, Wang HY, Zhou  Breast Cancer, 2015 mar...

Un articolo scientifico “storico” a proposito di mindfulness e sofferenza da dolore cronico.

Nell’aprile del 1982 la rivista scientifica General Hospital Psychiatry ha pubblicato un articolo di Jon Kabat-Zinn che descrive le basi teoriche ed i primi risultati di uno studio da lui condotto al University of Massachussets Hospital, in cui un programma di pratica di meditazione di consapevolezza era stato proposto ad un gruppo di pazienti affetti da dolore cronico. An Outpatient Program in Behavioral Medicine for Chronic pain Patient Based on thr Practice of Mindfulness Meditation Si trattava di un gruppo di 51 persone di etA� compresa tra i 22 e i 75 anni di cui 18 maschi e 33 femmine sofferenti di dolori che non erano sufficientemente controllati dalle cure mediche abituali; i dolori maggiormente rappresentati nel gruppo erano quelli del tratto lombare della colonna, quelli cervicali, del dorso e delle spalle, le cefalee sia tensive che emicraniche ed altri a sede diversa. Veniva contemplato un colloquio individuale con ogni paziente prima dello svolgimento del programma, con la finalitA� di acquisire i dati sulle caratteristiche del dolore e sullo stato psicologico e per informare dell’impegno del programma; al termine veniva effettuato un secondo colloquio per rivalutare gli stessi dati e fornire consigli su come continuare la pratica meditativa. Erano utilizzati diversi indici di valutazione di differenti aspetti del dolore (PRI, BPPA, DPM, TLI) ed altri per valutare aspetti della salute non specificamente centrati sul dolore, come il tono dell’umore o l’auto valutazione della propria salute. Il programma si svolgeva in 10 settimane con un incontro settimanale di 2 ore nel corso del quale i partecipanti erano istruiti a praticare meditazione di consapevolezza (Mindfulness Meditation) in diverse forme: la scansione...