by Maurizio Barlassina | 29 Dic, 2016 | Articoli scientifici |
Questo studio condotto alla Zahedan University of Medical Science (IRN) e pubblicato sul Global Journal of Health Science, oltre a indagare l’efficacia del protocollo MBSR nel ridurre la percezione del dolore e migliorare la qualità della vita delle persone che soffrono di cefalea cronica (emicrania o cefalea muscolo tensiva), presenta considerazioni interessanti sull’esperienza del dolore e sui meccanismi attraverso i quali la mindfulness agisce, facendo riferimento anche ad altri precedenti studi sull’argomento. In estrema sintesi: il dolore non è un’esperienza assoluta ma la sua percezione è modulata da una valutazione cognitiva ed emotiva: il dolore si associa alla paura del dolore stesso e all’ansia che essa provoca amplificandone la percezione anche attraverso l’attivazione di meccanismi neuro endocrini in un circolo vizioso. Un buon livello di consapevolezza permette di sottrarsi agli automatismi valutativi aprendo la possibilità di percepire il dolore per quello che realmente è, ricontestualizzandolo e interrompendo la spirale negativa. L’articolo completo si può trovare qui: http://www.ccsenet.org/journal/index.php/gjhs/article/view/47326/27884 ...
by Maurizio Barlassina | 24 Dic, 2016 | Corsi e occasioni di pratica |
Una serie di incontri a cadenza mensile finalizzati a mantenere viva la pratica della Mindfulness sviluppandone i temi, rivolta a chi abbia partecipato a un programma MBSR o a un programma intensivo di avvicinamento alla meditazione di consapevolezza. Gli incontri si svolgeranno a Gallarate nell’accogliente sede della scuola di Yoga Rhamni in via Cappellini 18, a 300 metri dall’uscita Gallarate-Samarate della superstrada per l’aeroporto di Malpensa. Le date: 19 febbraio, 12 marzo, 9 aprile, 7 maggio, 11 giugno. Orari: 9,30 – 11,30. Costo: euro 100 per iscrizione cumulativa ai 5 incontri (+ tessera dell’Associazione Rhamni scuola di Yoga in corso di validità). Per iscriversi inviare una e-mail a: barlassina.maurizio@gmail.com entro il 10...
by Maurizio Barlassina | 19 Dic, 2016 | Annotazioni, Mindfulness e professione medica ed infermieristica |
La pratica della mindfulness crea, giorno dopo giorno, la possibilità di una più intensa presenza all’esperienza del momento che stiamo vivendo, caratterizza dall’essere una presenza mentale aperta e non automaticamente giudicante. Presenza mentale aperta significa connessione con i propri pensieri, con le sensazioni corporee e con le emozioni e contemporaneamente presenza a ciò che avviene nell’ambiente e con le persone con cui ci relazioniamo. La capacità di non essere automaticamente giudicanti, automatismo che con la pratica scopriamo presto essere pervasivo, ci apre all’accettazione di ciò che avviene fornendoci la possibilità di ridurre la consueta reattività e di rimanere equanimi. Infine l”equanimità e una reattività meno marcata ci permettono di incrementare attenzione, calma, empatia e pazienza. Questo atteggiamento mentale costituisce una base stabile che ci offre la possibilità di entrare in relazione con gli altri aprendoci a un ascolto autentico e mantenendo un comportamento assertivo. L’ascolto attento ci permette una migliore comprensione delle problematiche dell’altro e nel caso di un paziente abbracciando tutta l’esperienza della malattia, evitando un atteggiamento riduzionistico orientato ai soli aspetti biologici, perché la malattia, particolarmente quando assume caratteristiche di cronicità o di gravità, oltre ad alterare i parametri biologici interessa la vita intera della persona, le emozioni, lo stare nel mondo. Superare il modello relazionale di tipo paternalistico ci risulta allora più agevole e spontaneo e scopriamo una possibilità che si rivela più gratificante sia per il paziente che per il medico; non siamo più solo “gli aggiustatori”, come definiva Tiziano Terzani i suoi oncologi, bensì esseri in relazione che condividono aspetti comuni dell’esperienza umana; questo ci porta oltre la meccanicità e la ripetitività del lavoro,...
by Maurizio Barlassina | 11 Dic, 2016 | Uncategorized |
Nell’ambito delA�ciclo diA�conferenze dei “sabati della salute” promossi dall’Associazione Mimosa, Maurizio Barlassina parlerA� dello stress, del suo ruolo nelle malattie e della Mindfulness come strumento per fronteggiarlo. Aula magna dell’Ospedale di Borgomanero (No), sabato 15 ottobre ore 16. Conferenza aperta a tutti, ingresso...
by Maurizio Barlassina | 11 Dic, 2016 | Mindfulness e professione medica ed infermieristica, Uncategorized |
La Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici italiana ha lanciato un allarme per la crescita del burnout tra il personale sanitario presentando un’interrogazione per conoscere “quali iniziative il Ministro della Salute intenda adottare per attuare politiche di contrasto volte ad affrontare e prevenire un aumento di questo nuovo problema socio-sanitario; se non sia il caso di assumere iniziative per rilevare il fenomeno e istituire un osservatorio ad hoc”. In realtà il problema è noto da tempo e indagini conoscitive sono state effettuate, soprattutto negli Stati Uniti. Un recente editoriale della Mayo Clinic, per esempio, rileva che la percentuale dei medici statunitensi che nel triennio 2011-2014 ha presentato almeno un sintomo di burnout ha superato il 53% mentre l’incidenza del grado di soddisfazione nell’equilibrio tra vita privata e vita professionale non arrivava al 41%. Il burnout è una sindrome “strisciante” spesso confusa con il semplice affaticamento ed è connotata da esaurimento emotivo, sensazione duratura di irritazione e insoddisfazione, disinteresse e presa di distanza dal lavoro e dai suoi contenuti emotivi, principalmente dalla compassione, qualità indispensabile nelle professioni di aiuto. La sofferenza dei medici in burnout coinvolge oltre alla sfera individuale e alla vita familiare, anche l’ambito professionale con un aumentato rischio di errori e un globale scadimento della qualità delle cure, mentre i pazienti di medici che manifestano sintomi di burnout manifestano un minor coinvolgimento e una minor adesione alla cura. Un articolo pubblicato su International Journal of Psychiatry in Medicine relaziona suA�uno studio condotto alla Virginia University applicandoA�un protocollo MBSR su una popolazione di 93 “healthcare providers”, medici, infermieri, psicologi, assistenti sociali, per ridurre il burnout e migliorare il...
by Maurizio Barlassina | 6 Dic, 2016 | Uncategorized |
Nell’ottobre 2015 il Parlamento inglese ha prodotto un documento in cui esprime una valutazione sulla pratica della Mindfulness e sul suo impiego in diversi contesti educativi. In modo molto pragmatico, dopo un anno di ricerche e dopo che 150 parlamentari e 80 persone del loro staff hanno preso parte a un programma di Mindfulness a Westminster sperimentandone di persona “l’impatto trasformativo”, il Mindfulness All-Party Parliamentary Group si è dichiarato “colpito dalla qualità e dalla gamma di evidenze dei benefici della Mindfulness” ritenendo che “abbia il potenziale per aiutare molte persone a migliorare lo stato di salute e a prosperare”. Pur “non essendo una Panacea sembra offrire vantaggi in un’ampia gamma di contesti”. Viene anche riconosciuto alla Mindfulness un valore strategico in ambito socioeconomico per “la capacità di aumentare la produttività e la creatività nell’economia, aiutando la gente in situazioni a lungo termine come il diabete e l’obesità”, si esorta quindi il Governo a prendere atto del rapporto e si individuano alcune aree di intervento su cui investire: la salute, la scuola, i luoghi di lavoro e l’amministrazione della giustizia. Al di là delle valutazioni pur importantissime sulla Mindfulness, mi sembra che da questo rapporto traspaia una modernissima visione della salute e della sua integrazione con la società e la sua economia, riconoscendone la qualità basilare per la crescita di un Paese. Il link al...
by Maurizio Barlassina | 4 Dic, 2016 | Uncategorized |
A�Il programma MBSR (Mindfulness Based Stress Reduction) A? il programma di avvicinamento alla Mindfulness strutturato da Jon Kabat-Zinn e finalizzato alla riduzione dello stress. Si articola su otto settimane con un incontro settimanale di due ore e mezza, piA? un incontro di una giornata (dalle 10 alle 17). Obiettivo del programma A? aiutare i partecipanti a incontrare e sviluppare quella che Jon Kabat-Zinn ha definito a�?consapevolezza non giudicante del momento presente coltivata attraverso il portare attenzionea�?, una particolare sensibilitA� al proprio panorama interiore di pensieri, emozioni e sensazioni, che permette di affrontare la vita in modo meno reattivo, piA? saggio ed equilibrato. Strumento per una conoscenza di sA? gentile ma profonda, la mindfulness si sta diffondendo nel mondo per le sue potenzialitA� nel ridurre lo stress che immancabilmente si manifesta nella vita. Il suo valore A? oggi riconosciuto in diversi ambitiA� professionali e integrato nel percorso di studio di molte UniversitA� negli Stati Uniti in Canada e in Inghilterra. Un recente documento del Parlamento inglese riconosce lgli interventiA�Mindfulness based come strumenti educativi di cuiA�raccomanda l’impiego nei contesti sanitario, scolastico, lavorativo e dell’amministrazione della giustizia. Il corso si configura come un percorso di crescita personale e non di formazione professionale. A� Istruttore: Maurizio Barlassina (istruttore di programmi basati sulla Mindfulness riconosciuto da AIM-Associazione Italiana Mindfulness dal 2010). A�Dove: a Gallarate (Va) presso la scuola di Yoga Rhamni (www.rhamni.it) dal 8A�ottobre al 3 dicembreA�2016, al sabato mattina in orario 9,30-12, tranne nei giorni 22 ottobre, 5 novembre e 3 dicembre in cui avrA� luogo dalle 15 alle 17,30. La giornata intensiva sarA� domenica 27 novembre dalle 10 alle 17, con pranzo...
by Maurizio Barlassina | 1 Dic, 2016 | Mindfulness e malattia |
JAMA, una delle piA? autorevoli riviste medico-scientifiche ha pubblicato uno studio che verifica l’efficacia di un programma basato sulla mindfulness nelle persone anziane sofferenti di lombalgia cronica. Un aspetto interessante A? la motivazione dello studio: negli anziani A? spesso controindicato l’uso di farmaci antinfiammatori e, anche quando una controindicazione assoluta non sussiste, il loro uso, soprattutto se prolungato, A? vivamente sconsigliato. Altri farmaci antidolorifici sono sovente insufficienti o gravati da altri effetti collaterali. Ma pur non essendo una patologia che incide sulla durata della vita A? tuttavia significativa in quanto ne peggiora la qualitA� e, inducendo sedentarietA�, contribuisce allo sviluppo o al peggioramento di altre condizioni patologiche come il diabete, l’osteoporosi, la depressione, l’ipertensione arteriosa e le malattie vascolari. Ecco quindi l’importanza di identificare approcci al problema lombalgia non farmacologici. La pratica della Mindfulness ha mostrato, in questo studio, una certa efficacia al termine del training di otto settimane ma il beneficio non si A? mantenuto nel follow-up a sei mesi; gli Autori ritengono che sia necessario dare continuitA� alla pratica post training eA�studiarne gli effetti. Un altro aspetto che mi sembra degno di notaA�A? quelloA�della partecipazione alla cura di sA�, cioA? dell’essere stimolati a prendersi carico della propria condizione; questo in un mondo che, invece, ci spinge a fare esclusivamente ricorso agli esperti, a delegare ad altri. Se questo A? valido in tutti gli ambiti patologici, lo A? ancor di piA? in una situazione di moderata gravitA�,A�seppur significativa, in cui trovare in sA� le risorse per migliorare la propria vita puA? essere estremamente gratificante aprendo la via a una riscoperta delle proprie potenzialitA�. A MInd-Body Program for...